Frammento n. 5

“Fu una battaglia tremenda. La più terribile di tutte le esperienze di Bilbo, e quella che egli odiò di più quando la visse – vale a dire quella di cui fu più fiero, e che più amò poi ricordare.”

Tratto da: Lo Hobbit o la riconquista del tesoro – J .R .R. Tolkien

Immagine scaricata da Pinterest – non è indicato l’autore

I misteri della psiche

“Il segreto del bosco vecchio” di Dino Buzzati è un libro che si può leggere (o rileggere con occhi nuovi, per chi lo avesse letto ai tempi della scuola) con l’idea di ritagliarsi un piccolo spazio per rivolgersi alla propria interiorità. 

E per esercitarsi a non correre subito a giudicare ogni gesto.

Il mio vuole essere un invito, una condivisione di ciò che io, indossando le lenti da psicologa, ho visto e sentito leggendo questo libro. Mi piacerebbe che da queste riflessioni nascesse un confronto, un dibattito con altri curiosi lettori…

Per leggere l’articolo completo: https://www.psicologo4u.com/il-segreto-del-bosco-vecchio-i-misteriosi-segreti-della-psiche/

Toccare il buio oltre la siepe

Nel fare le ricerche per ispirarmi al nome del blog, ho scoperto che il titolo originale del famoso libro “To kill a mockingbird” (in italiano “Il buio oltre la siepe“) di Harper Lee, tradotto letteralmente sarebbe “Uccidere un mimo poliglotta”.

Un romanzo che mi ha accompagnata in passato, la cui lettura è ancora attuale. La vicenda scorre in maniera limpida, ma il significante sottostante gli eventi tocca il lettore e stimola la riflessione interiore. é scorrevole, immediato, semplice, narrato in prima persona da una bambina.

Pico de loro (ephedra triandra)

Eppure è evocativo e potente: quanto fa paura ciò che non si conosce?

Quando non si è consapevoli di questa paura e tantomeno allenati a toccarla, guardarla, affrontarla…fin dove porta?

Quanto il pregiudizio è legato alla paura per lo sconosciuto?

Mi chiedo anche: cosa impedisce di toccare la paura e lo sconosciuto?

Come scrive Harper Lee “quasi tutte le persone sono simpatiche quando si riescono a capire.”